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Giornata Mondiale del Teatro
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Iniziative U.I.L.T. 2020

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27 marzo 2019
Giornata Mondiale del Teatro

E' un momento difficile, immersi in questa emergenza sanitaria che sta sconvolgendo la vita di tutti noi. Tutto si è fermato, tranne la sofferenza di chi lotta per sopravvivere e far vivere. Il Teatro però non vuole fermarsi, non vuole arrendersi e per questo pur con mille difficoltà, siamo qui ancora una volta a testimoniare il nostro impegno e la nostra passione.


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Elenco delle iniziative e degli eventi organizzati dalle UILT Regionali e dalle compagnie
RINVIATE E/O CANCELLATE

Basilicata
 
10a EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE PER CORTI TEATRALI RITAGLIATTI
 
Sabato 28 marzo 2020
 
Montescaglioso (MT)
 
U.I.L.T. - Unione Italiana Libero Teatro di Basilicata e Centro Studi U.I.L.T. di Basilicata Organizzano
 
Le compagnie selezionate e ammesse a partecipare al concorso:
- Associazione Compagnia Teatrale Calandra Teatro – Tuglie (LE)
Si presenta con: AUTOMOTORES ORLETTI di Luigi Giungato
Interpreti: Patrizia Miggiano e Luigi Giungato
Sinossi: Dal nome di uno dei principali centri di tortura clandestini dell’Argentina della dittatura, è il frutto di quel viaggio scritto anche grazie agli studi sulla dittatura sudamericana ed al personale incontro dell’autore, Luigi Giungato, con alcuni dei protagonisti sopravvissuti e dei parenti delle vittime durante la sua esperienza maturata in Sud America.
- Associazione Culturale Modesta Compagnia dell’Arte – Bozzano (BO)
Si presenta con: Il Gioco tratto dal “Giuoco delle parti” di Luigi Pirandello
Interpreti: Massimiliano Messere, Patrizia Angelone, Maurizio Tnelli
Sinossi: Le parole hanno un potere, a volte predittivo, a volte prescrittivo, a volte fortemente manipolativo. Il focus sarà sulla sagacia di Leone; egli percepisce che sua moglie (Silia) si è sporcata di tradimento con Guido ma, stando al gioco, con astuzia, farà in modo di portare Silia a spingere Guido, il suo amante, verso la morte. L’intento è quello
di mettere in scena da una parte l’arguzia che conduce le parole a fare qualcosa a qualcuno, e dall’altra quella leggerezza con cui a volte si pronunciano parole superficialmente pensate per ricevere un profitto che si profilano, invece, come una ritorsione contro noi stessi.
- Il Focolare – Loreto (AN)
Si presenta con: Lagrime di sangue tratto dal libro “Di terra e di sangue” di Carla Palazzi
Monologo interpretato da Rita Papa
Sinossi: Gigia nasce in una famiglia contadina marchigiana nel 1911 e non si piega al destino delle donne della sua casa. Nonostante l’analfabetismo non vuole passare la vita a zappare campi. Travolge ogni consuetudine portando avanti una gravidanza senza marito.
- Associazione Li Freciute – Ascoli Piceno
Si presenta con: Perché parlare se puoi sparare? tratto da “Pericolosamente” di Eduardo De Filippo
Interpreti: Elide Agostini, Stefano Sciamanna, Stefano Curzi.
Sinossi: Il corto decisamente comico che si rappresenta , tratta di una coppia di coniugi che riceve la visita del figlio di un amico del marito, appena tornato dall’America,che cerca una stanza in affitto proprio in casa della coppia.Purtroppo il giovane si trova a dover vivere ,nel breve tempo della sua visita ,a momenti deliranti in cui il marito spara alla moglie piu’ di una volta,per baruffe futili che si ripetono.Il finale riservera’ una sorpresa del tutto inaspettata che non manchera’ di divertire e coinvolgere il pubblico presente.
- Futura Compagnia Senz’Arte – Montescaglioso (MT)
Si presenta con: Il sottosuolo di F. Dostoevskij
Interpreti: Cristina Contuzzi, Fabiana Dichio, Simona Palomba, Ilaria Palomba.
Assistenti di scena e grafica: Claudio Didio, Simone Frigiola
Sinossi: Tratto dal prologo del celebre romanzo di F. Dostoevskij. Il corto proposto dalla Futura Compagnia SenzArte è un monologo recitato a quattro voci che porta in scena una
feroce critica verso gli ideali di positivismo tipici del periodo storico in cui l’opera fu scritta. Come tutti i grandi classici, le parole dello scrittore russo sono di un’attualità talvolta sconcertante e la scelta di trasporle in un pezzo teatrale è stata determinata dal voler dare voce ad una riflessione profonda sulla natura umana in un tempo in cui è oltremodo evidente quanto la razionalità e la logica considerate come unica fonte di benessere portino spesso a conseguenze devastanti e paradossalmente irrazionali.
Il protagonista delle Memorie parla del sottosuolo e dal sottosuolo per raccontare della costante ricerca di una motivazione profonda al suo agire e questo lo riduce ad una condizione di immobilità, di accidia da cui è impossibile salvarsi.

 
Campania
 
Venerdì 27 marzo 2020, ore 20.30
 
Teatro della Parrocchia Maria Regina della Pace, Quarto (NA)
 
U.I.L.T. Unione Libero Teatro Campania
 
Serata di festa con le compagnie campane che portano in scena sketch e corti teatrali.

 
 
Emilia Romagna
 
Venerdì 27 marzo 2020, ore 21.00
 
Teatro Alemanni, Bologna
 
Insieme per festeggiare la Giornata Mondiale del Teatro con le compagnie:
 
Teatro Dialettale Arrigo Lucchini
 
Compagnia del Corso
 
Circolo Fossolo ( I Nuovi Felsinei )
 
Vuoti a Rendere
 
Barriere Zero
 
Associazione culturale teatrale Il Sogno
 
Compagnia Dialettale Bolognese Bruno Lanzarini
 
Teatranti in Barca
 
I Amigh ed Granarol
 
Banda Mediterrona
 
Aquiloni Wireless
 
Dâimò
 
Nuovo Teatro Partenopeo
 
Teatro Espressione Nuova
 
Compagnia Pardo Mariani
 

Venerdì 27 marzo 2020, ore 21,00
Sala Allende Savignano sul Rubicone (CE)
La compagnia Il Pozzo dei Desideri dopo aver letto il messaggio di Shahid Nadeem, porta in scena il testo teatrale “L’ultimo gesto di pietà” testo contro la pena di morte scritto e diretto da Meris Magalotti, e in onore di F. Fellini per i 100 anni dalla nascita un monologo liberamente ispirato al film 8 1\2 scritto e interpretato da Taila Bartoli. In collaborazione con lo scrittore Andrea Bocconi presentazione del suo libro “Il silenzio della pioggia” attraverso una combinazione onirica di teatro
e lettura; il tutto intervallato dagli interventi dei nostri ospiti: Il clown-duo “I due senza”, l’irriverente spettacolo “I Pirati” della compagnia d’armi “La Rosa d’acciaio”.
A seguire il momento spettatori attori cui offriamo la possibilità di improvvisare una scena di un classico teatrale. Chiuderà le rappresentazioni la lettura della poesia
scritta appositamente per la giornata da Andrea Staniscia il nostro poliedrico artista diversamente abile. Come sempre terminerremo la serata con il rituale taglio della torta che poi verrà servita a tutti gli ospiti durante un breve rinfresco.

Domenica 29 marzo 2020, ore 16.30
 
Teatro Bogart Cesena
 
U.I.L.T. Unione Libero Teatro Emilia Romagna e compagnie affiliate
 
“Life is Theatre” 2^ Edizione
 
Ingresso ad offerta libera. Il ricavato andrà integralmente devoluta alla CILS cooperativa sociale di Cesena dedita da oltre 40 anni ai progetti a favore dei ragazzi e persone con disabilità.
 
Lo spettacolo "Life is Theatre - un viaggio nel teatro"  vedrà sul palco 103 ragazzi provenienti dalle associazioni di:
 
- Associazione Gruppo Genesi Musical
 
- Associazione Liberamente
 
- Associazione Attori Diversi
 
- Associazione Quinte Strappate
 
- Associazione Quinte Mutevoli
 
- Associazione Fuoriscena
 
- Associazione il Garbuglio
 
- Associazione Gl'Ignoti
 

 
Lazio
La Giornata Mondiale del Teatro nacque a Vienna nel 1961 durante il Congresso mondiale dell’Istituto Internazionale del Teatro. Dal 27 marzo 1962 sono iniziate le celebrazioni in tutto il mondo per incoraggiare gli scambi internazionali nel campo della conoscenza e della pratica delle Arti della Scena, stimolare la creazione ed allargare la cooperazione tra le persone di teatro, sensibilizzare l’opinione pubblica alla presa in considerazione della creazione artistica nel campo dello sviluppo, approfondire la comprensione reciproca per partecipare al rafforzamento della pace e dell’amicizia tra i popoli, associarsi alla difesa degli ideali e degli scopi definiti dall’UNESCO.
La bottega delle maschere ha curato con attenzione la sua risposta alla Giornata Mondiale del Teatro del 27 marzo 2020!
I suoi attori, professionisti della fantasia, gente sopraffina e di gusti rari, come gli Scalognati di Cotrone che maneggia con abilità, come Prospero ne “La tempesta”, la
stoffa di cui sono fatti i sogni, hanno parlato del teatro e tutto è diventato una realtà immaginaria, un reale illusorio, un grande abbozzo metafisico, una polvere d’oro che si solleva dallo stupefacente palcoscenico di Pirandello. Brillano, nei pensieri degli attori della Bottega tutte quelle faville che sono in una notte d’estate, quando con la luna tutto comincia a farsi di sogno sulla terra e il teatro immerge l’anima in fiocchi di nubi colorate dentro la notte che sogna. Noi ci saremo nelle notti dell’Estate Romana, mai abbiamo pensato di non esserci! Ci crediamo!
Nelle nostre case e con tutti gli accorgimenti che il momento ci impone, stiamo preparando la nostra Pirandelliana, XXIV Edizione.
- In questo periodo è difficile per me come tutti scrivere una frase sulla giornata mondiale del teatro, ma provo a scrivere due righe. Per me il mondo del teatro e magia
pura quando sali su quel palco è come un circo con un grande tendone pieno di persone che provano a giocare come fossero tutti dei bambini. Ora questo tendone è volato
via ma sicuramente noi attori della bottega delle maschere riusciremo a riportare al centro del nostro cuore tutto questo. Sicuramente non è quello che chiedevi ma mi
sentivo di scrivere questa cosa. (Marco T.)
- Falso, inutile, vano, il Teatro. Eppure, al contempo, esso risulta essere smisuratamente intrigante e casuale, necessario e complesso proprio come la Vita. Il Teatro è un mondo a parte, è una molteplicità di mondi dove ciascuno può avere ed essere tutto quello che immagina, se solo (ciascuno) crede in ciò che vede. Ma, alla fine, il Teatro è solo uno specchio in un gioco di specchi che, smascherandoci, ci conduce, permette, obbliga, a vedere noi stessi. (Laura)
- Come dice Isaia: “sono belli i piedi del messaggero che annuncia la pace” e il teatro ha il potere di essere al tempo stesso sia il messaggio che il messaggero stesso di tale pace. La quarta parete, dunque, non è una barriera ma un portale verso un mondo magico. (Pamela)
- “L’equilibrio dell’essere umano è da sempre racchiuso nel teatro perché il teatro permette l’incontro spirituale tra gli uomini di ogni cultura. Per questo l’unica ‘guerra’ che oggi come donna vorrei combattere è per il teatro”. (Lucilla)
- Teatro è poesia, fantasia, magia, finzione che diviene realtà sulla scena. L’attore si cala nel personaggio e diventa il personaggio stesso, legandolo intimamente allo
spettatore, trasmettendogli emozioni universali. (Tiziana)
- L’uomo da sempre ha sentito il bisogno di raccontarsi, ma ha fatto in modo che le sue storie conservassero la vivacità e la forza dell’appena accaduto. Per questo ha inventato il teatro. Ma perché teatro sia è necessario chi racconta, ma anche chi ascolta. Raccontare e ascoltare sono gesti di pace. (Marco S.)
- La vita è il vero Teatro, per il resto si fanno le Prove. (Giancarlo)
- Il teatro, portando in scena da millenni sentimenti, beghe domestiche, dissapori, paure, amori, tradimenti, ossessioni che viviamo nel quotidiano, ci ricorda che, al di là delle distanze geografiche e culturali, siamo uomini, con l’eterno bisogno di essere ascoltati, capiti e talvolta assolti. (Michele)
- La più alta e antica forma, rappresentazione teatrale è stare seduti, in silenzio, davanti ad un fuoco, osservarne l’elevarsi al cielo, l’ondeggiare nell’aria, i movimenti
lenti e repentini. Il più grande interprete di tutti, riflette in noi stessi e smuove i pensieri più nascosti e remoti, ma più vivi che mai. Fa da specchio per aprire la nostra interiorità,
la nostra astrattezza, le nostre viscere, la nostra semplicità. È lo spettacolo più bello che abbia mai visto. (Matteo)
- Varcare la quinta che mi proietta su un palcoscenico significa ogni volta rinascere…vivere…morire…più e più volte … (Maurizio)
- Uomini davanti a altri uomini; contemplare, essere spettatore, riconoscere. Il teatro culto dello spirito; il teatro refrattario a ogni definizione. Nello spazio “sacro” del
teatro esiste un tempio in cui l’attore “sacerdote” si sacrifica ad ogni rappresentazione per la salvezza di sé stesso, del pubblico, del popolo, del mondo. (Giovanna)
- Fare teatro è aprirsi all’altro, all’ascolto profondo e alla condivisione di emozioni, sentimenti, caratteri, vita. È respirare l’umanità intera in una sola battuta e
percepirne la forza e il senso. È sentirsi al centro del mondo poiché si comprendono gli affanni e le gioie umane tutte e si trascendono. (Alessia)
È intenso il quadro di Carlo Carrà: Uscita da teatro. Racchiude il momento che l’attore crea sul palcoscenico! Usciremo di casa e torneremo a dar vita ogni sera a quel silenzio sospeso della platea, lo stesso che ha preceduto la creazione dell’uomo. La nostra vita si alimenta di quel silenzio. Il teatro è momento di verità e di forza perché è il mistero favoloso che contiene tutto l’infinito che è negli esseri umani.
Chiudiamo con la poesia di una nostra messinscena: I giganti della montagna.
Marcello Amici, il direttore della Compagnia Teatrale La bottega delle maschere

 
 
 
 
Lombardia
 
Sabato 28 marzo, ore 14.00
 
Politeatro, Milano
 
ore 14.30-19.00 LABORATORIO teatrale per i gruppi UILT  : L’ATTORE-SCULTORE dalla Maschera Neutra al Corpo del Personaggio. La genesi, la metamorfosi e la nascita del corpo del personaggio, nella tradizione del grande maestro francese Jacques Lecoq per cui: “il teatro senza corpo è solo letteratura in costume ed il personaggio un manichino in parrucca”, con Stefania Martinelli
 
ore 19.00-20.30 due chiacchiere in compagnia... e  apericena
 
ore  21.00-23.00 serata aperta al pubblico (ingresso libero) e presentazione  CORTI  TEATRALI   e         premiazione  " 2° FESTIVAL TEATRALE UILT LOMBARDIA 2020 "
 
 
Tra i partecipanti QUEM Quinto Elemento con un estratto di un loro lavoro in modalità video-teatrale, com’è nel loro stile.
 
TRIANGLE 25.3.1911
 
Il dramma è ispirato alla tragica vicenda della Triangle, una fabbrica tessile di New York che, agli inizi del Novecento, si era insediata negli ultimi tre piani di un grande palazzo. Vi lavoravano circa cinquecento dipendenti, quasi tutti donne - in gran parte immigrate italiane, tedesche ed ebree - in condizioni di sfruttamento disumano: 14-15 ore al giorno (!), per una paga da fame.
 
Il 25 marzo 1911 si scatenò un incendio che uccise 146 persone, di cui 129 donne; la tragedia assunse tali dimensioni perché non esistevano misure di sicurezza, e soprattutto perchè i due padroni tenevano chiuse le porte dall’esterno, per controllare le operaie e per impedire l’accesso agli attivisti sindacali. La vicenda ha profondamente influenzato le lotte per i diritti sindacali dei lavoratori e per l’emancipazione femminile, e ha dato impulso all’affermazione in tutto il mondo della Giornata della Donna.      
 
Il dramma video-teatrale che ne è scaturito si muove sulle coordinate del teatro sociale e di denuncia, ma non in modo tradizionale; alla descrizione dei fatti si è sovrapposta un’evocazione di immagini e azioni dove le emozioni amplificano le parole e la rabbia. Il dramma, infatti, è incentrato sulla sofferta partecipazione emotiva delle tre attrici per una drammaturgia soprattutto gestuale, decisamente preponderante rispetto al testo, in continua interazione con i video e segnata dal ‘marchio’ dominante della musica.
 
Testo originale: Paolo Ascagni
 
Regia: Francesca Rizzi e Danio Belloni
 
Interpreti: Simona Orizio, Francesca Rizzi, Roberta Schiavi
 

 
Piemonte
 
Domenica 29 marzo 2020, ore 17.00
 
Officina Culturale Chivasso (TO)
 
L'Officina Culturale di Chivasso, in collaborazione con la UILT Piemonte (Unione Italiana Libero
 
Teatro), indice la seconda edizione , su base di “PlayActor 5.20”, un contest attoriale sul
 
genere di quelli musicali, il cui scopo principale è quello di promuovere l'amore per
 
l'interpretazione teatrale, esaltandone gli aspetti ludici e creativi.
 
Dai provini verranno selezionate dalla giuria 5 squadre composte ciascuna da una coppia.
 
I tre incontri successivi saranno dedicati alle sfide che porteranno alla proclamazione della coppia
 
vincitrice. Ogni squadra sarà capitanata da un preparatore (coach).
 
Le scene saranno valutate da una Giuria composta da 5 a 15 esperti.
 
Il pubblico presente alla serata avrà un ruolo attivo nella valutazione.
 
Saranno presenti due Direttori di Gara: Gianluca Vitale ed Enrica Ciabatti, ideatori del contest.
 
La partecipazione delle coppie di attori al contest, in tutte le sue fasi, è libera e gratuita.
 
Le selezioni si svolgeranno domenica 29 marzo 2020 dalle ore 17 , in occasione dell’Assemblea
 
Regionale della UILT Piemonte , per festeggiare la Giornata Mondiale del Teatro.

Piemonte
Domenica 29 marzo 2020, ore 17.00
Officina Culturale Chivasso (TO)
L’Officina Culturale di Chivasso, in collaborazione con la UILT Piemonte (Unione Italiana Libero Teatro), indice la seconda edizione , su base di “PlayActor 5.20”, un contest attoriale sul genere di quelli musicali, il cui scopo principale è quello di promuovere l’amore per l’interpretazione teatrale, esaltandone gli aspetti ludici e creativi.
Dai provini verranno selezionate dalla giuria 5 squadre composte ciascuna da una coppia. I tre incontri successivi saranno dedicati alle sfide che porteranno alla proclamazione
della coppia vincitrice. Ogni squadra sarà capitanata da un preparatore (coach). Le scene saranno valutate da una Giuria composta da 5 a 15 esperti. Il pubblico presente alla serata avrà un ruolo attivo nella valutazione. Saranno presenti due Direttori di Gara: Gianluca Vitale ed Enrica Ciabatti, ideatori del contest. La partecipazione delle coppie di attori al contest, in tutte le sue fasi, è libera e gratuita. Le selezioni si svolgeranno domenica 29 marzo 2020 dalle ore 17 ,in occasione dell’Assemblea Regionale della UILT Piemonte , per festeggiare la Giornata Mondiale del Teatro.

Puglia
Moby Dick è, come scrisse Pavese nella sua prefazione, un poema. Come tale si presta a molteplici letture interpretative: la lotta dell’Uomo contro la Natura, il conflitto
tra Civiltà e Superstizione, lo scontro metafisico tra Bene e Male, il confronto tra Fato e Libero Arbitrio. In poche parole: la vita stessa, dove ognuno è responsabile del suo cammino lungo il percorso ma non del suo inizio e della sua fine. Ed è, probabilmente, questa duplice natura del Capitano Achab di titano altero, pronto a sfidare Dèi indifferenti, e di uomo fragile e ineluttabilmente ferito, ad averne fatto uno dei più grandi eroi tragici della letteratura ottocentesca. Achab, nel suo dar voce alla rabbia distruttiva del narcisismo ferito, sembra voler giustificare quelle ancestrali suppliche che in noi si ribellano, trascinando con sé (nella sua lucida ossessione paranoica) sogni e vite non solo al limite ma soprattutto destinate alla perdita irreversibile.
Perché l’equipaggio seguì la follia mortifera del suo Capitano invece di ammutinare e tornare a casa, come tentò di fare il signor Starbuck (etimologicamente significa
“giovane stella valorosa”, in quanto “buck” è considerato un giovane cervo, la cui pelle veniva usata come baratto di valuta), primo ufficiale della nave? Fu soltanto la
seducente promessa di un’oncia di 16 dollari o c’è un sottile fascino che accomuna coloro che si considerano “reietti” nella devianza tale da sprofondare negli abissi
dell’autodistruzione?
Quanti popoli, gruppi politici o etnici hanno seguito i dettami di un folle, abbagliati da una funerea promessa di riscatto?
Se solo avessero ascoltato attentamente e fermato Achab, lui si sarebbe sentito meno solo e ossessionato?
E la ciurma, avrebbe potuto garantirsi la sopravvivenza oppure era anch’essa in fuga dal passato?
Ma soprattutto, perché Moby Dick è Capodoglio (Odontoceti come delfini, orche e capodogli. Possiedono una dentatura da carnivoro) e Balena (Misticeti come balene
e balenottere. Non possiedono denti) allo stesso tempo, come fosse dotata/o di una natura maschile e femminile, riconducendosi alla creatura biblica del leviatano (un
terribile mostro marino dalla leggendaria forza presentato nell’Antico Testamento, creato dal volere di Dio. Il libro di Giobbe lo descrive con denti spaventosi e scaglie
come di una corazza, con il fumo che esce dalle narici estremamente forte e il “re su tutte le maestose bestie selvagge”)?
Infine, l’unico sopravvisuto “Ismaele” è tale perché accetta il cammino verso l’ignoto ma al contempo è capace di ascoltare e farsi ascoltare (Ismaele significa “Dio ascolta”,
egli è colui che racconta ed al contempo è testimone discreto dell’avventura)?
In queste acque dense di filosofia, etica, religione, storia ci siamo addentrati per interrogarci sul senso della vita stessa, sul superamento delle figure genitoriali pur
nel profondo rispetto della loro esperienza, dove non tutto è da distruggere ma solo superare elaborando per arrivare a diventare adulti consapevoli
Ci sono icone letterarie scolpite nel nostro immaginario perché riescono a tracciare, tra luci ed ombre, il profilo dell’Uomo. Una di queste è Moby Dick.
Giuliana Satta

 
 
 
Veneto
Scena Aperta … aspettando la Giornata Mondiale del Teatro
 
Conegliano (TV) Auditorium Dina Orsi 15, 22 e 29 febbraio 2020
 
Compagnia Colonna Infame Conegliano, Ramingo Teatro Santa Lucia, Castello Errante Conegliano
 
Locandina
 
Domenica 16 marzo 2020, ore 17.00
 
Festival Regionale U.I.L.T. Veneto Corti Teatrali 7^ Edizione
 
Teatro Aurora Treviso
 
Con le compagnie
 
Casello 24 di San Vendemiano (TV)
 
Compagnia Rainbow Musical Company di Lugo (VI )
 
Teatro che pazzia di Treviso
 
Se Queris di Puos d’Alpago (BL)
 
Gli Inesistenti – il Teatro Filosofico di Padova
 
Compagnia Teatrale Colonna Infame di Conegliano
 
Alle ore 10.00 Assemblea Regionale UILT Veneto
 

 
Venerdì 27 marzo 2020, ore 21.00
 
Auditorium Dina Orsi Conegliano
 
“Invisibili” di e con Mohamed Ba
 
E’ uno spettacolo teatrale che ripercorre il cammino di due cittadini africani che s’incontrano su una spiaggia e cercano a tutti i costi di sopravvivere agli incubi della povertà sognando una vita migliore dall’altra parte della barriera. Guidati da un narratore, ci inoltreremo nelle memorie di un popolo passato dalla schiavitù alla schiavitù degli aiuti. In questo spettacolo di una durata di 1 ora e 20 mn, Mohamed BA è contemporaneamente il custode della tradizione africana e il rinnovatore che canta le contraddizioni storiche, sociali e politiche del continente nero.
 
In occasione dell’evento sarà data lettura da parte degli attori della compagnia del Messaggio Internazionale della Giornata Mondiale del Teatro 2020.
Uilt per la Giornata Mondiale del Teatro
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